Lo strano caso dell'Urania 35.
2 - La confessione
Scopriamo dunque i retroscena della storia del misterioso Urania, ringraziando ancora Luigi Cozzi per averci concesso di riportare quanto scritto su Mystero.
Nel numero 13 della rivista, Cozzi riporta un'importante intervista registrata nel 1981 presso la Mondadori di Milano con due funzionari della Casa (qui sul sito li chiameremo Signor B e Signor S) che nella prima metà degli anni Cinquanta avevano collaborato con Monicelli.
Il Signor B aveva assistito Monicelli fin verso il numero 60 della collana, poi era subentrato il Signor S fino al numero 100, più o meno. Da allora fu posta in essere dai vertici della Casa e propria "redazione" formata da ben *una* persona: Andreina Negretti.
Monicelli, infatti, figurò sempre come collaboratore esterno.
Ma ecco la rievocazione del Signor B.
O meglio...
La confessione
"Ricordo che una volta, proprio agli inizi di Urania, quando ero ancora io a correggere le bozze... ecco, un giorno mi capitarono tra le mani le bozze di un numero che stava per venire stampato. Correggendole, lessi il libro e alla fine rimasi sbalordito: quel romanzo era d'un anticlericalismo inaudito, d'una violenza contro la Chiesa senza limiti.
Sì, era una cosa incredibile, col Papa che andava a donne, i preti che ne facevano di tutti i colori, mentre il Diavolo... sì, Satana... Satana era il buono, quello che alla fine salvava la razza umana.
Ovviamente, leggendo quelle bozze, mi resi conto che se quell'Urania fosse uscito, avrebbe potuto provocare un pandemonio, uno scandalo.
Mi affrettai allora a parlarne con Giorgio Mondadori e gli dissi che non lo poteva assolutamente far uscire, che era stato a dir poco avventato a includerlo nella collana.
Giorgio mi disse che non era affar mio quello che lui sceglieva, e improvvisò una lunga discussione per spiegarmi che, secondo lui, quello era un romanzo che andava assolutamente pubblicato.
Io ribattei che commetteva un grosso errore, e che avrebbe potuto mettere in seria difficoltà la Mondadori, perché non ci sarebbe stato da stupirsi se qualche lettore indignato avesse denunciato alla magistratura l'editore.
Giorgio mi rispose che se ne fregava e mi ordinò di andare avanti con la stampa.
Io allora corsi da Alberto Mondadori e gli esposi il problema,
Lui mi rispose: "Se a Giorgio quel libro sta bene, lo pubblichi pure. È lui che decide".
E per Alberto la questione fu chiusa così.
Io però ero sempre più convinto che pubblicando quel romanzo sarebbe scoppiato un pandemonio, e allora andai direttamente dal vecchio Arnoldo Mondadori e gli riferii quello che stava avvenendo.
Arnoldo allora disse: "Fatemi leggere questo libro", e gli passai le bozze.
Quando il vecchio ebbe finito di leggere il romanzo, ne proibì immediatamente la diffusione, perché avremmo rischiato di farci sequestrare Urania e di prendere una denuncia per vilipendio alla religione, del Papa e di chissà quante altre belle cose.
Naturalmente, quando la decisione fu comunicata a Giorgio Monicelli, lui si infuriò terribilmente con me e me ne disse di tutti i colori, dal bigotto al codino, eccetera eccetera..."
"E così quell'Urania non uscì?"
"Assolutamente no! La tiratura fu bloccata, i piombi furono buttati, la copertina pure... il romanzo venne sostituito con un altro. Per fortuna..."
"E i suoi rapporti con Giorgio dopo quel fatto?"
"Be' eravamo amici, e finimmo per fare la pace. L'episodio fu dimenticato.
Poi, dopo circa sei mesi, Giorgio tornò sull'argomento e mi disse che, ripensandoci a freddo, aveva cambiato idea. Si era cioè convinto che avevo fatto bene ad impedirgli la pubblicazione di quel libro.
Perché? Ma, perché, vede, non è che Giorgio fosse un mangiapreti o un anticlericale ottuso, no, assolutamente... in quel caso, si era semplicemente lasciato irretire, affascinare dall'idea, dal concetto astratto che il Male potesse essere il Bene: cioè, che Satana potesse essere il Salvatore dell'Uomo. Questo era il concetto che l'aveva spinto ad accettare quel romanzo, senza rendersi conto dei fastidi che la sua pubblicazione avrebbe potuto creare sia a lui che all'editore.
Aveva, in altre parole, dimenticato di considerare gli altri aspetti del libro".
"E quel romanzo contro i preti non è mai più stato pubblicato?"
"No. Ancora oggi sarebbe scottante..."
Ed infatti, ecco l'edizione Nord (Cosmo Oro 34), uscita tre anni prima dell'intervista, ovvero nel 1978:
Né Signor B sapeva che lo stesso Cozzi aveva brigato per far pubblicare, fin dal 1965, il romanzo di Fritz Leiber sul Galassia n. 59, come già sappiamo.
Il mistero dell'Urania 35, dunque, resta irrisolto.
Infatti dalle parole del Signor B (persona "informata sui fatti" direbbe un giudice) parrebbe che nessuna copia sia stata addirittura terminata di stampare ("la tiratura fu bloccata...") e quindi L'Era di Satana si trasformerebbe da cadavere, vero o presunto, in ectoplasma.
Collezionisti... verrà mai vendicato l'Urania incolpevole?
Ma... un momento!
Un giudice, eh?
Qui abbiamo la soppressione di un libro innocente!
Abbiamo, dunque, un delitto.
Abbiamo una confessione.
Abbiamo un imputato.
Ma allora, perché non intentare... un processo?
Un processo con un'accusa... una difesa... un giudizio...
una SENTENZA!
E sia.
Nella prossima puntata, allora, ci sarà il processo contro...
...il Signor B!
E presiederà la Corte, naturalmente...
Il Custode